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Pistons, Van Gundy sfotte la riunione dei giocatori

Coach Stan Van Gundy si è scagliato contro la riunione indetta dai giocatori, che non ha dato alcun frutto, vista la dura sconfitta subita dai Detroit Pistons.

Coach Stan Van Gundy ha espresso con rabbia e ironia il proprio disappunto per le ultime sconfitte dei suoi Detroit Pistons. Alla sua maniera.

LA RIUNIONE DEI GIOCATORI – Dopo la sconfitta di sabato con gli Indiana Pacers, i giocatori dei Pistons si erano riuniti per fare il punto della situazione e spronarsi a vicenda. Marcus Morris era sembrato essere il leader di questa “rivoluzione” interna volta al cambio di rotta. La riunione dei giocatori aveva avuto una certa copertura mediatica.

IL COMMENTO ACIDO DI VAN GUNDYLunedì sera però i Pistons sono stati nettamente superati dai Chicago Bulls per 113-82. L’umore di Coach Van Gundy era nero. «Ci hanno distrutto. Su entrambi i lati del campo.» Dopo tanto parlare di questa riunione dei giocatori, l’allenatore non si è lasciato sfuggire l’occasione di dire cosa ne pensa. Il reporter di FOX Sports stava tentando di impostare una domanda sulla dura sconfitta arrivata dopo la riunione che avrebbe dovuto rappresentare un nuovo inizio. Non è quasi riuscito a concludere la frase, che è stato interrotto così da Van Gundy:

Team meeting my ass. [Traduzione non necessaria, nda] Quella cosa non significa nulla. Quello che conta è quello che fai in campo. Parlare è facile.

QUALCHE NUMERO – I Pistons hanno attualmente un record di 14-16, il peggiore della Central division. Lunedì hanno tirato con il 41% dal campo e il 13% da tre punti. Il miglior realizzatore è stato Jon Leuer con 16 punti in uscita dalla panchina, mentre Reggie Jackson sta faticando a tornare in ritmo dopo il rientro dall’infortunio.

DIFESA – Uno dei punti problematici evidenziati da Van Gundy è stato la difesa.

Venerdì eravamo la seconda squadra della lega, dal punto di vista difensivo. Adesso, per tre partite consecutive, non siamo stati in grado di fermare nessuno. È stata una performance disgustante. Io incluso.

LEGGI ANCHE: Detroit Pistons: e se il problema fosse Reggie?

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