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Atlanta Hawks

Al Horford era a un passo da OKC

Al Horford è stato corteggiato da molte squadre la scorsa estate. Alla fine ha scelto i Boston Celtics, ma gli Oklahoma City Thunder sono stati una grande tentazione.

La free agency di Al Horford aveva scatenato mezza NBA al suo inseguimento. Ben prima dell’estate si erano già fatti i nomi dei Boston Celtics, che l’hanno effettivamente spuntata, ma anche di Pistons, Lakers, Magic, Wizards e di una riconferma agli Hawks. La voce più insistente era però quella legata agli Oklahoma City Thunder.

DURANT-WESTBROOK-HORFORD – Secondo le voci dei beninformati, i Thunder avevano provato a liberare spazio salariale a sufficienza per accogliere nel proprio roster Horford, uno dei prezzi pregiati dell’ultima free agency. L’idea, pur azzardata, di aggiungere l’ex-Hawks a Russell Westbrook e Kevin Durant (che magari si sarebbe convinto a rimanere) era troppo bella per non provare a realizzarla.

GRANDE INTERESSE PER OKC – Anche dopo l’addio di Durant, accasatosi ai Golden State Warriors, Oklahoma City è rimasta una meta più che interessante per Al Horford. Firmare per i Thunder invece che per i Celtics non era una eventualità così remota. Domenica, prima della partita persa da Boston alla Chesapeke Energy Arena di OKC, lo stesso Al Horford ha rilasciato questa dichiarazione a Chris Forsberg di ESPN:

Non l’ho detto a nessuno, ma consideravo l’opzione OKC molto seriamente, anche per giocare nuovamente per Coach Billy Donovan. Era uno scenario realistico, ma alla fine ho preso la mia decisione optando per Boston.

COACH DONOVAN – Billy Donovan è stato l’allenatore di Al Horford fra 2004 e 2007 alla University of Florida. Con i Gators arrivarono a ben due titoli nazionali, nel 2006 e nel 2007. L’ammirazione e il rispetto sono ricambiati da Donovan, che ha parlato così del suo fenomeno ai tempi del college:

Ha un’abilità veramente unica. Ho passato solo tre anni con lui, ma è veramente una persona brillante. Ha un’intelligenza cestistica eccezionale. Ha una incredibile capacità di creare chimica di squadra nello spogliatoio e tenere i ragazzi insieme. È un grande agonista e sa quali sono le cose che ti fanno vincere. E in quelle cose lui fa la differenza. Sono stato molto legato a lui e mi sono affezionato nel periodo in cui ero con lui, per come si approcciava al gioco e per l’impatto sulla squadra e sulle persone vicine a lui. Penso che i grandi giocatori rendano migliori i propri compagni. E penso che sia una sua qualità.

LEGGI ANCHE: Al Horford: “Ecco perché sono andato ai Celtics”

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