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KD crede che Hasheem Thabeet possa avere un’altra possibilità in NBA

Hasheem Thabeet vuole un’altra occasione dopo due anni lontano dal parquet, secondo KD ci sono tutte le carte in regola

Nonostante Kevin Durant ed Hasheem Thabeet siano state entrambe due seconde scelte assolute al Draft (2007 l’anno di KD, 2009 quello di Thabeet) i destini dei due giocatori sono stati molto diversi, con il primo diventato MVP del 2014, e per ben 4 volte top-scorer della lega, e con il secondo che non sale su un parquet NBA ormai dalla stagione 2013-2014.

Il tanzaniano e il nativo di Washington, nonostante i loro destini molto diversi, hanno condiviso insieme due anni di carriera quelli dal 2012 al 2014, quando Thabeet ha militato agli Oklahoma City Thunder e, durante quel periodo, sono diventati molto amici tanto che, anche oggi, Durant, intervistato da Marc J Spears di The Undefeated ha voluto parlare di Thabeet e ha speso per lui tante belle parole.

Hasheem sa che nessuno lo compatisce, quindi neanche lui si compatisce da solo. È uno dei lavoratori più tenaci che conosco ed è di gran lunga una delle migliori persone che conosco. È stato uno dei miei migliori compagni di squadra. Avrà un’altra occasione. In questo momento deve essere paziente. I difensori del ferro ritornano sempre in auge. Avrà un’occasione.

Secondo le ultime notizie, il 29enne Thabeet in questo periodo si allena quotidianamente con il suo coach Frank Matrisciano a San Francisco, pronto a ricevere quella chiamata che KD si aspetta. Dallo scorso aprile, secondo le notizie che arrivano da chi è vicino al giocatore, diverse squadre, tra cui Washington Wizards e LA Lakers, hanno manifestato interesse per Thabeet, ma l’accordo per il rientro in NBA sembra essere, ad oggi, ancora lontano.

Nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato tutta la sua carriera, sin dal Draft, Thabeet sembra non aver perso la motivazione e, intervistato, ha risposto così a chi gli chiedeva della sua attuale condizione fisica e su un possibile ritorno nella lega:

Ho ancora tempo. Sono un uomo giovane e ho capito che se voglio dei risultati diversi, migliori, e se voglio migliorare anche mentalmente devo fare degli investimenti. Ho fatto alcune chiamate e mi hanno raccomandato Frank Matrisciano. Sto molto bene mentalmente. Sono felice, dopo ogni allenamento mi sento bene perché so di aver lavorato al meglio, e ad un alto livello. 

Nonostante le buone sensazioni di questo ultimo periodo, però, la seconda scelta assoluta è memore delle difficoltà dei suoi primi anni in NBA, passati a fare avanti e indietro dalla D-League, e, concludendo l’intervista, aggiunge:

Avrei solo voluto che qualche GM, o comunque chi si liberava di me, mi avesse detto cosa facevo di sbagliato. Nessuno mi ha mai detto che cosa sbagliavo. Mi sono sempre chiesto che cosa li spingeva a non volermi più.

 

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