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Top 50 NbaReligion, posizioni 20-11: ai piedi dell’Olimpo

Pioggia di All-Star in questo penultimo appuntamento con la top 50!

20°: ANDRE DRUMMOND

Ad aprire le zone calde della nostra classifica ecco il 23enne lungo dei Detroit Pistons. Dopo l’eliminazione al primo turno dello scorso anno da parte di Cleveland, saranno di nuovo i playoff l’obiettivo del team guidato da coach Stan Van Gundy, con Drummond che dovrà recitare un ruolo da protagonista assoluto.

Durante le sue prime stagioni in NBA sono stati i tiri liberi a creare problemi, ed è proprio questo uno degli aspetti su cui il numero zero ha prestato più attenzione durante l’offseason, arrivando a lavorare addirittura con la realtà virtuale per osservare al meglio i propri movimenti.

drummond

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Migliorato questo aspetto ed evitato, così, l’Hack-a-Andre, saranno di nuovo le sue doti da rimbalzista (14.8 rimbalzi a partita la scorsa stagione, primo in NBA) e le sue capacità sotto canestro a renderlo uno dei lunghi più temuti della lega, con l’obiettivo per lui e la sua squadra di raggiungere almeno il secondo turno ad est. Il primo tra i “veri” centri di ruolo: uno che anche nel basket NBA del 2016 può spostare gli equilibri giocando nei pressi del ferro.

19°: LAMARCUS ALDRIDGE

Dopo il primo anno di ambientamento a San Antonio, l’ex giocatore dei Portland Trail Blazers arriva alle porte di questa nuova stagione con un peso non indifferente sulle spalle, ossia quello di sostituire un certo Tim Duncan nelle rotazioni dei texani.

Se è vero che l’arrivo di Pau Gasol permetterà ai neroargento di poter contare ancora una volta su una coppia ala grande-centro di primissimo livello (quantomeno sotto il tabellone avversario), l’addio al basket giocato da parte del nativo delle Isole Vergini ha lasciato nei cuori e negli schemi di coach Pop un vuoto difficile da colmare; ma che Aldridge, con le capacità che ha mostrato in questi ultimi anni, ha la chance di riempire con il suo mix di tecnica e fisicità.

Turner

Turner vs Aldridge (credits to USA Today Sports)

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Resta l’incognita dell’intesa con Gasol, legata soprattutto ad una chimica non semplice da trovare in fase difensiva: una soluzione che andrà trovata a livello di squadra, alla ricerca di rotazioni e aiuti che permettano di mettere una pezza alle carenze individuali in marcatura.

Altro punto interrogativo saranno le condizioni di Parker e Ginobili, ma questi Spurs, ancora una volta, proveranno ad arrivare fino in fondo. E a portarceli dovrà essere anche Aldridge.

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20° E 19°

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