TOP 50 NbaReligion, posizioni 30-21: Nowitzki, Wade…
Terzo appuntamento con la top 50 di NbaReligion: vecchie glorie che non vogliono abdicare e tanti giovani in rampa di lancio. Un solo denominatore comune: tutti fuori dalla top20
Il 2015/2016 è stata la migliore in stagione in carriera di Kyle Lowry, playmaker dei Toronto Raptors, mettendo a referto 21,2 punti, 6,4 assist, 4,7 rimbalzi e 2,1 palle recuperate di media. L’ex-Memphis Grizzlies, dopo due premature e dolorose eliminazioni ai Playoffs, ha confermato il suo status di All-Star nell’ultima postseason, trascinando i suoi fino alle finali della Eastern Conference (massimo risultato mai raggiunto per la franchigia canadese).
Anche quest’anno i Toronto Raptors si presenteranno come l’outsider principale al dominio dei Cleveland Cavaliers a Est e Lowry continuerà ad essere, insieme a DeMar DeRozan, la colonna portante della squadra canadese.
21°: MARC GASOL
Lo scorso anno i Memphis Grizzliessono stati letteralmente falcidiati dagli infortuni, colpendo soprattutto uomini-chiave come Marc Gasol. Il centrone spagnolo ha saltato più della metà della scorsa stagione, a causa di una frattura all’osso navicolare del piede destro – infortunio grave che in passato è accorso ad altri big men come Yao Ming e Zydrunas Ilgauskas. Il 31enne, prima di infortunarsi l’8 Febbraio nella partita contro i Portland Trail Blazers, viaggiava a medie di 16,6 punti e 7 rimbalzi per partita giocata.
Gasol ha passato buona parte della convalescenza in Spagna, sempre monitorato dallo staff medico dei Grizzlies, ma recentemente è tornato a Memphis e starebbe lavorando con i compagni, giocando anche qualche partitella. Gasol, che inizia il secondo anno del quinquennale da 110 milioni firmato la scorsa estate, sarà uno dei punti fermi dei nuovi Grizzlies che, col rinnovo di Mike Conley e l’arrivo dalla free agency di Chandler Parsons, puntano (salute permettendo) ad un posto al sole nella Western Conference.