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Miami Heat

Miami Heat Preview: la fine di un’era

Con le partenze di Bosh e Wade si chiude definitivamente con il (vincente) passato. Ma il presente sembra essere già molto promettente

Miami Heat

 

Quando il rebuilding brucia le tappe, ti costringe a dover fare gli straordinari. E se questi Heat sono riusciti ad alzare l’asticella raggiungendo gara 7 della semifinale di Conference, diventa difficile chiedere meno ad un roster che ha acquisito maggiore esperienza e consapevolezza. La Eastern Confenrence, alle spalle di LBJ, presenta però una distribuzione di talento e di forze che può regalarti il terzo come il sesto nella griglia playoff (ogni riferimento alla passata stagione NON è puramente casuale).

SCENARIO MIGLIORE – Toronto non è quella della scorsa primavera e il secondo posto della costa Est se lo prendono i ragazzi terribili di Spoelstra: Cleveland evitata e galoppata fino alla finali di Conference col fattore campo a favore. Poi il Re non farà sconti alla sua ex squadra, ma l’obiettivo di migliorare è stato raggiunto ancora una volta.

Arena di Miami. Credits: wikimedia.org

Arena di Miami. Credits: wikimedia.org

SCENARIO PEGGIORE – Miami inciampa in una stagione in cui gli ingranaggi cigolano più del previsto e mentre le altre corrono, gli Heat arrivano col fiatone ad una postseason che li relega all’ottavo posto. Il carnefice è sempre Lui, e la strada di casa viene percorsa con 2 settimane d’anticipo.

PREVISIONE – Quinto posto e semifinale di Conference (che escano contro LBJ non credo valga la pena specificarlo)

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