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Chicago Bulls

Dwyane Wade: “Ho pensato alla mia felicità. Riley? Ha fatto la sua scelta”

Intervistato da ESPN l’ex capitano dei Miami Heat hpartea nuovamente parlato del suo approdo ai Chicago Bulls, affrontando anche il tema Pat Riley, motivo importante della sua partenza.

Dwyane Wade sarà un giocatore dei Chicago Bulls: dopo essere stato per anni il punto di riferimento dei Miami Heat con i quali non solo ha vinto 3  titoli  (compreso il primo in assoluto della franchigia nel 2006) ma si è consacrato come uno dei giocatori simbolo dell’NBA degli ultimi 15 anni, adesso è pronto ad abbandonare la Florida per giocare in Illinois nella sua città natale, la Windy City.

Il suo è stato senza dubbio uno dei trasferimenti più sonanti di questa free agency, forse secondo solo a quello di Kevin Durant, e che continua a far parlare tanto è vero che lo stesso Dwyane Wade ha rilasciato una nuova intervista a Cari Champion di ESPN nella quale affronta nuovamente il suo passaggio ai Bulls. Questi alcuni dei punti  fondamentali raccolti per noi dal portale The Score:

“Dovevo concentrarmi sulla mia felicità ed ho avuto la sensazione che non potessi più essere felice, ho creduto che il mio tempo (a Miami) fosse finito. Non riuscivo a vedermi con un’altra maglia, nell’immaginario collettivo ero uno di quei giocatori che indossa una maglia per tutta la vita. E volevo esserlo, lo sono stato in effetti. Ma il tempo stava scivolando via da me, le lancette dell’orologio mi lasciavano indietro. Mi tolgo il capello davanti ai Miami Heat e alla città per avermi accolto e dato il palcoscenico per essere grande: è stato grandioso, quello che abbiamo conquistato rimarrà sempre qui, ma devo fare altre cose adesso”.

Infine una battuta anche su Pat Riley, identificato dai rumors come uno dei principali motivi della partenza di Flash da Miami e reo, secondo il giocatore, di non aver sufficientemente provato a trattenerlo agli Heat e di non aver dimostrato di volerlo ancora con lui:

“Rispetto Pat Riley al massimo per quello che ha fatto nel Gioco,  specialmente per avermi draftato quando nessuno credeva che sarei diventato quello che sono diventati. Ma in una situazione come quella che si era venuta a creare, tutti dobbiamo fare delle scelte, e abbiamo deciso di non interferire troppo l’un con l’altro durante le trattative. Riley non è stato l’unica ragione per la quale sono andato via, ma è stata una sua scelta”. 

Tutti gli affari conclusi del mercato NBA.

 

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