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Barnes, quello di troppo

Con lo sbarco di Kevin Durant sul pianeta Warriors, il numero 40 è stato costretto al trasloco in quel di Dallas dove è stato accolto in ogni caso a suon di milioni

Nell’estate che tutti ricorderanno per il trasferimento di Kevin Durant ai Golden State Warriors, c’è anche l’altra faccia della medaglia con Harrison Barnes che è stato il designato a fargli posto nel quintetto di Golden State. La franchigia di Oakland aveva in agenda di riportare anche per la prossima stagione HB alla corte di coach Steve Kerr ma, dopo il sì di KD, i piani sono cambiati con spazio a livello tecnico e salariale molto più ridotto per il prodotto di North Carolina, quasi nullo.

Barnes si è accordato così coi Dallas Mavericks con un contrattone da quattro anni a 94 milioni complessivi: il nativo di Ames, Iowa, ha pagato in maniera decisiva la scelta di Durant nella free agency di aggregarsi ai campioni NBA del 2015 ma forse ha pesato nelle mosse dei Warriors anche le prestazioni sottotono delle ultime Finals, con un misero 5 su 32 al tiro nelle ultime tre gare della serie finale contro i Cleveland Cavaliers.

Dal ritiro del Team USA, Barnes parla in un’intervista a Marcus Thompson di Bay Area News Group.

Quando ho saputo di Durant ai Warriors, pensavo di morire (ride, ndr). Negli ultimi anni ci sono stati voci su Dwight Howard e alla fine si è mosso, voci su Kevin Love e alla fine si è mosso anche lui, è successo ancora con Durant però fino a quando non accade, non ci pensi davvero agli scenari. Ora comunque sono più sereno anche se è stata un’estate caotica: abbiamo perso le Finals, sono andato a Dallas, ora sono qui con Team USA. E’ stato un ottovolante ma mi servirà a crescere.

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