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Team USA, Curry non farà parte della spedizione olimpica

Niente Rio per l’MVP uscente Stephen Curry: è lo stesso play degli Warriors a ritirarsi dal Team per recuperare dagli acciacchi e dalla lunga stagione

Dopo l’ampia vittoria della notte in gara 2 contro i Cleveland Cavaliers, Stephen Curry ha messo un altro tassello nel mosaico che, se completato, andrebbe a comporre il secondo titolo consecutivo per i suoi Golden State Warriors. Ma, dopo una stagione che, in questo scenario, risulterebbe assolutamente trionfale, non ci sarà certamente la ciliegina sulla torta: quella di un eventuale medaglia olimpica, obiettivo minimo di ogni spedizione degli Stati Uniti. Questo perché, semplicemente, il due volte MVP non farà parte del roster che andrà a Rio in cerca dell’oro.

E’ stato lo stesso Curry a comunicare ai vertici di Team USA la propria volontà di non prender parte all’avventura olimpica, in cui risultava ovviamente tra i pre-convocati. La motivazione alla base della scelta sarebbe da ricercarsi nelle condizioni fisiche non eccezionali del play degli Warriors dopo i piccoli ma fastidiosi infortuni occorsi nel corso degli ultimi playoffs, nonché una certa stanchezza generale:il 30 di Golden State, infatti, ha giocato la bellezza di 193 gare tra regular e post season nell’arco degli ultimi due anni (and counting, visto che le Finals 2016 sono tuttora in corso) e vorrebbe dunque sfruttare l’estate per recuperare un po’ di energia.

Rimarrà dunque vacante l’eventuale successo olimpico nel comunque già invidiabile palmares del figlio di Dell, che con la Nazionale ha vinto due medaglie d’oro ai Mondiali nel 2010 e nel 2014, ma non vanta nessuna partecipazione olimpica. L’assenza di Curry va ad aggiungersi dunque a quelle già certe e altrettanto pesanti di Anthony Davis, Chris Paul e Blake Griffin, tutti in precarie condizioni fisiche dopo i rispettivi infortuni; anche due compagni di squadra di Steph, il “fratello” Klay Thompson e Andre Iguodala, starebbero valutando la propria disponibilità, anch’essi per recuperare energie ma anche perché spaventati dal virus Zika.

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