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Oklahoma City Thunder

Okc vince anche gara-6, Spurs eliminati! Recap & pagelle

li Oklahoma City Thunder eliminano dai playoff i San Antonio Spurs vincendo gara-6 e superandoli per 4-2. Ora per KD e compagni le Finali di Conference.

 

 

 SAN ANTONIO SPURS

 

TONY PARKER: 5. Difensivamente non può nulla contro la fisicità e l’atletismo degli avversari, e questa non è una novità, ma dal punto di vista offensivo è quasi nullo, facendo mancare il suo apporto in una gara fondamentale per gli Spurs. Appena 6 punti e 3 assist in 22 minuti di gioco.

 

DANNY GREEN: 5,5. I 20 punti di gara-5 sono un lontano ricordo, fatica ad entrare in ritmo anche se è lui a segnare la prima tripla di serata per gli Spurs. In difesa prova a lavorare contro Westrbook, ma se anche Roberson inizia a segnare triple aperte sugli scarichi diventa impossibile arginare i Thunder.

 

KAWHI LEONARD: 5. Gioca con una grinta ed un’intensità pazzesca, ma in difesa non riesce a fare molto contro un strepitoso Durant e in attacco stecca, sbagliando molti tiri in una serata in cui nessuno dei compagni è particolarmente in ritmo. Chiude con 22 punti e 9 rimbalzi, ma 9/23 al tiro e -12 di +/-.

 

LAMARCUS ALDRIDGE: 5. Anche per lui sembrano passate ere geologiche dai 78 punti complessivi segnati nelle prime due partite della serie: in avvio lavora bene a rimbalzo e mette a referto qualche punto, ma alla lunga perde malamente la lotta con i lunghi avversari, risultando quasi nocivo dal punto di vista difensivo. Qualche grossolano errore anche nel finale, quando San Antonio tenta un disperato recupero. Guardando il tabellino si potrebbe pensare ad una buona gara (18 punti e 14 rimbalzi con il 50% al tiro), ma nell’economia della partita non ha aiutato molto gli Spurs.

 

TIM DUNCAN: 7,5. Ultima partita della carriera? Difficile a dirsi ora, ma dopo le critiche più o meno giuste arrivategli negli ultimi giorni risponde presente, trascinando gli Spurs con 3 canestri in avvio ed essendo uno dei pochi a salvarsi dalla disfatta della Cheesapeake Arena. Nonostante un fisico palesemente in grave difficoltà ci mette anima e cuore, lottando fino alla fine e segnando 19 punti che nel finale ridanno un minimo di speranza a San Antonio.

 

PANCHINA SPURS: 4,5. Popovich le prova tutte, dando spazio anche a Marjanovic e Anderson, ma quella che fino a qualche settimana fa sembrava essere una delle panchine più forti e profonde della Lega stecca di nuovo, non dando alcun genere di supporto offensivo e andando sotto anche dal punto di vista difensivo.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER

 

RUSSEL WESTBROOK: 7,5. Una furia in avvio, quando la gara si deve ancora decidere, paziente e controllato (pur con qualche stupidaggine “à-la-Westbrook”) nel secondo tempo. Da non sottovalutare il fondamentale recupero difensivo quando gli Spurs avevano la palla del -12: in contropiede il gioco da tre punti di Durant chiude definitivamente il match. Mette a referto 28 punti e 12 assist, dimostrandosi carico a molla per la sfida agli Warriors.

 

ALLEN ROBERSON: 7,5. E chi se lo aspettava? Oltre al solito superbo lavoro difensivo aggiunge un ottimo contributo nell’altra metà campo, mandando a bersaglio ben 3 triple (in partite ufficiali era successo un’altra sola in volta in carriera, nel 2012 a UCLA). Nel finale aggiunge una spettacolare stoppata su Leonard prima di prendersi la meritata standing-ovation per i suoi 14 punti.

 

KEVIN DURANT: 8. Imprescindibile. Segna 37 punti a cui aggiunge 9 rimbalzi, ma, ancor più importante, non sbaglia nei momenti in cui San Antonio, nel quarto periodo, si rifà sotto. La capacità di ammazzare la partita non gli è mai mancata, anche se adesso, come Westbrook, è atteso al vero banco di prova contro i Golden State Warriors.

 

SERGE IBAKA: 6,5. Offensivamente non si nota praticamente mai, ma nella metà campo difensiva si fa valere, lavorando bene in coppia con Adams e limitando alla grandissima Aldridge. 10 rimbalzi, 3 stoppate e il miglior +/- della squadra (+13 insieme a Westbrook) la dicono lunga.

 

STEVEN ADAMS: 8. 15 punti, 11 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata e 0 palle perse: eccola la vera chiave della serie. Altra partita magistrale per il neozelandese, che in attacco è un rebus senza soluzione per la difesa Spurs e in difesa lavora benissimo sia a rimbalzo che in 1vs1. Se riesce a mantenere questo livello sarà una bella gatta da pelare anche per Golden State.

 

PANCHINA THUNDER: 5,5. Rispetto ad altre partite Waiters, Kanter e Foye non giocano una grandissima gara, condizionati anche dal fatto che nel terzo periodo i giochi sono praticamente fatti.

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