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Cleveland Cavaliers

Lebron guida i Cavs sul 2-0 contro i Pistons: recap e pagelle

Tutto facile per i Cleveland Cavaliers in gara-2, dove all’inizio del secondo tempo i Cavs hanno di fatto chiuso il match amministrandolo nel finale.

CLEVELAND CAVALIERS

Kyrie Irving, 7. Fondamentale nel primo tempo con le sue triple, cala leggermente nella ripresa dove commette qualche errore di troppo. I 22 punti finali, comunque, rendono l’idea dell’ottimo apporto fornito alla squadra.

J.R. Smith, 8. Insieme a Lebron James si gioca la palma di migliore in campo. 21 punti, frutto di 7 canestri da oltre l’arco, messi a referto in momenti topici della partita: nel primo tempo quando c’era bisogno di recuperare sui Pistons, nel terzo periodo quando era il momento di allungare. Se riesce a mantenersi su un livello simile potrà fare molto comodo in questa post-season.

Lebron James, 8. Chiude il primo quarto con 2 punti a referto e due sole conclusioni tentate, ma nel secondo periodo detta legge permettendo ai Cavs di recuperare nei rari momenti di difficoltà. Dopo l’intervallo, però, dà il meglio di sé, dimostrando che nemmeno la più arcigna difesa di Stanley Johnson riesce a impensierirlo. Chiude con 27 punti e 12-18, con l’unica pecca di aver perso qualche pallone di troppo.

Kevin Love, 6,5. Rispetto a gara-1 fa molta più fatica, ma riesce comunque ad aiutare i compagni con le sue triple e con un buon lavoro a rimbalzo. Alla fine per lui sarà doppia-doppia da 16 punti e 10 rimbalzi.

Tristan Thompson e Timofey Mozgov, 5. Lue li utilizza con il contagocce e un motivo c’è: difensivamente parlando non riescono a contenere Drummond, mentre nella metà campo offensiva sono pressoché nulli.

Matthew Dellavedova, 6,5. Ottimo apporto dalla panchina per il piccolo australiano, che fa il suo senza strafare ma si rende utile in molte occasioni, soprattutto dal punto di vista difensivo.

DETROIT PISTONS

Reggie Jackson, 6,5. Uno dei pochi Pistons a salvarsi in questa gara-2. Alle volte troppo impulsivo e confusionario, ma le sorti della squadra di Van Gundy passano dalle sue mani e dai pick’n roll con Drummond. Chiude con 14 punti, 6 assist, 3 recuperi e 1 sola palla persa.

Kentavious Caldwell-Pope, 5,5. In attacco non va male, segnando qualche canestro importante nel primo tempo, ma in difesa non riesce ad arginare J.R. Smith, facendosi trovare spesso fuori posizione.

Tobias Harris, 5. Chiude con 13 punti di cui 7 ai liberi, frutto di un orrido 3-11 dal campo. Non parte male, limitando Lebron James a 2 soli punti nel primo quarto (complice anche la poca voglia di attaccare il ferro del #23), ma offensivamente il suo apporto è quasi nullo, con troppi errori in momenti topici del match.

Marcus Morris, 5. I tempi di gara-1 sembrano essere lontani e lui, dopo lo straordinario primo tempo giocato domenica sera, sbaglia parecchie scelte nella metà campo offensiva. 6-6 dalla lunetta ma 2-10 al tiro, per 11 punti che devono per forza di cose aumentare se i Pistons vogliono credere di poter lottare fino alla fine.

Andre Drummond, 5,5. Forse il voto più difficile della serata: in attacco è un vero e proprio rebus per la difesa dei Cavs, che non riesce a contenerlo e gli permette di banchettare sotto i tabelloni. Il 4-16 ai tiri liberi, però, pesa come un macigno nella sua valutazione, anche perché in più circostanze Van Gundy è costretto a metterlo in panchina per evitare il fallo sistematico.

Stanley Johnson, 6. L’energia che mette nella metà campo difensiva raramente si vede al giorno d’oggi, ma quando Lebron James gioca da uomo in missione c’è poco da fare anche per lui. In attacco fa vedere buone cose, dando una mano ai Pistons con la second-unit.

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