Seguici su

Playoffs 2016

Boston serata storta. Atlanta sul velluto. Recap e Pagelle

Allunga Atlanta grazie ad una buona difesa e alle pessime percentuali al tiro dei Celtics. Gli Hawks prendono in mano la partita dalle prima battute fino allo striscione del traguardo. Per Boston non si salva nessuno e adesso riaprirla diventa durissima.

Atlanta Hawks

Kent Bazemore 6: Certo non è quello di gara 1 ma anche stanotte la sua presenza è di vitale importanza per i compagni. Si fa sentire sia in campo sia fuori, è uno dei leader dello spogliatoio e anche se la serata al tiro non è delle migliori il suo è comunque un contributo da 9 rimbalzi, 4 assist e 2 rubate.

Paul Millsap 6+: Se venisse conteggiato soltanto il lavoro difensivo non basterebbero i numeri da 1 a 10 per valutare la sua prova ma quando ha la palla in mano non riesce ad essere incisivo come suo solito. Fortunatamente per lui questa volta è bastata una grande difesa per assicurarsi la vittoria.

Al Horford 8: Alla fine sono cinque le stoppate e se gli altri hanno appena scavallato quota 70 il merito è in buona parte della coppia di lunghi. In più del collega Horford ci mette una prestazione solida in attacco impreziosita da un irreale 3/4 dalla lunga distanza. Sembrava dovesse chiudere la partita in panchina invece rientra e scrive la parola fine. A trovarne di giocatori così.

Kyle Korver 7,5: Dopo i 2 punti di gara 1 c’era da aspettarsela una prova simile. Si limita a segnare 5 triple ma se la partita lo avesse richiesto sarebbe potuto andare avanti per ore. In uscita dai blocchi non lascia scampo e continua a migliorare nella costruzione dal palleggio. Se in serata è uno dei migliori tre tiratori nella lega.

Jeff Teague 7,5: Mezzo voto in meno di Horford perché secondo noi può diventare un giocatore ancora più completo. Altra prova di leadership, Teague funge seriamente da termostato per questa squadra e quando sale di giri i compagni lo seguono a ruota. Secondo noi può ancora migliorare in qualche aspetto del gioco ma per adesso ad Atlanta va bene così.

Mike Muscala 5: Amir Johnson non gliela fa vedere mai eppure il ragazzone del Minnesota ci mette tanto impegno ma per certi appuntamenti da l’idea di essere ancora un po’ acerbo. Anche in attacco la situazione non migliora particolarmente.

Tabo Sefolosha 7,5: Se questo è solo un difensore allora smettiamo di seguire il basket che è meglio. Un Tabo vintage sfodera una prova a tutto tondo dimostrando gli attributi necessari per prendersi tiri nelle fasi salienti della partita. In difesa poco da dire rimane uno dei migliori e farà comodo se Atlanta andrà avanti.

Dennis Schroder 6,5: Non male la serata del tedesco, ancora un po’ troppo sufficiente ma il suo primo passo rimane difficile da interpretare per chiunque. Se nella Germania ha il pieno controllo delle operazioni qui deve acquisire lo status di leader passo dopo passo cominciando a mettere un po’ più di impegno nella metà campo difensiva.

Tim Hardaway Jr. 5,5: Budenholzer non lo vede molto e quando entra l’ex Knicks non fa proprio tutto quello che può per aumentare il suo minutaggio. Il talento non manca eppure il sistema degli Hawks non sembra volergli andare giù.

Mike Scott 6: Partita di sacrificio, si vede qualche giocata degna di nota ma non ci si può aspettare che trascina la baracca tutte le sere. Bene quando deve limitare i non pericolosissimi lunghi avversari un po’ meno bene quando prende tiri da media-lunga distanza. Tutto sommato una prova sufficiente.

Kirk Hinrich s.v.

Lamar Patterson s.v.

Boston Celtics 

Jae Crowder 4: Non avrebbe segnato nemmeno se ci fosse stata una vasca da bagno al posto del canestro, nonostante non abbia forzato nemmeno un tiro. In difesa legge discretamente i movimenti avversari ma quando bisogna attaccare è un peso morto, del tutto inutile alla causa.

Amir Johnson 6,5: Una delle pochissime note positive in casa Celtics, il lungo ex Raptors lotta come un leone sotto canestro ma il supporting cast non lo sostiene a sufficienza. Per buona parte della partita è l’arma migliore a disposizione di coach Stevens e probabilmente il suo contributo sarà necessario se Boston vuole provare a riaprirla.

Jarred Sullinger 4,5: In difesa è passivo in quasi tutte le circostanze e quando deve attaccare le decisioni le prende sempre con una frazione di ritardo. Al suo arco avrebbe tante soluzioni ma stasera osa poco e il risultato è un utilizzo risicato nonostante l’assenza di Olynyk.

Marcus Smart 4,5: In attacco fa un paio di cose buone in tutta la partita poi è buio totale, la chimica con Thomas non è per niente affinata e la quasi persa su una rimessa da fondo campo lo dimostra. Dovrebbe essere un difensore affidabile ma sia Teague che Korver lo sfiancano continuamente.

Isaiah Thomas 4,5: La prestazione statistica meriterebbe un voto più alto ma lui è un All-star e stasera non ha giocato come tale. Si impelaga troppe volte in una serie di 1vs5 buoni solo a generare una palla persa, si sveglia troppo tardi per la rimonta e tirare con il 26% dal campo non infonde certo fiducia a chi lo guarda come un leader.

R.J.Hunter 4: Dispiace perché il ragazzo è giocane ma non gli riesce nulla e la sua prestazione dimostra che ancora deve lavorare molto per essere competitivo a certi livelli.

Evan Turner 6: Prova a suonare la sveglia più volte ma non riceve mai un segno di assenso da parte dei suoi compagni. L’unico vero pericolo dal palleggio per la difesa degli Hawks ma quando la squadra segna così poco la fiducia viene meno in un niente. Prestazione discreta, niente di più.

Tyler Zeller 5: Contro Horford non c’è partita quando invece il #15 sta in panchina si intravedono buone cose per il lungo dei Celtics. Ha sviluppato un jumper affidabile ma sotto i tabelloni continua ad essere un po’ troppo “soft” per essere incisivo.

Terry Rozier 7: Mi sembra giusto premiare un ragazzo di 22 anni che senza paura prende i tiri che deve prendere e dimostra personalità quando deve creare per se stesso e per gli altri. Chiude con 10 punti che comunque rimane un bel bottino per un debuttante in post season. 10 volte più efficace di Smart in entrambi i lati del campo.

Jonas Jerebko 5,5: Classico lungo europeo in grado di aprire il campo, giocare in post ma con un attitudine difensiva non all’altezza. In ogni caso non una prova malvagia per lo svedese che si dimostra una valida alternativa dalla panchina quando bisogna mettere punti a referto.

 

2 di 2Successivo

Pagelle

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Playoffs 2016