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Altro riconoscimento per Popovich e gli Spurs

Lean In Together, organizzazione no profit per il riconoscimento della parità dei sessi, si è avvalsa di Becky Hammon e coach Popovich dei San Antonio Spurs per rimarcare l’importanza del suo scopo e del suo operato.

Altra soddisfazione per i San Antonio Spurs, organizzazione idilliaca della NBA, che fa del suo spirito di squadra e della sua vision il cavallo di battaglia con cui da anni primeggiano per emozioni e vittorie nella lega di basket più bella del mondo. Questa volta i meriti vengono riconosciuti da Lean In Together, organizzazione no-profit fondata da Sheryl Sandberg, COO di Facebook, che promuove l’uguaglianza dei sessi, suggerendo come gli uomini possono ogni giorno fare piccoli grandi gesti per avvicinare il livello di trattamento degli uomini e delle donne nell’ambiente lavorativo e tra le mura domestiche. In uno spot di Lean In Together mostrato durante il recente palinsesto NBA, Becky Hammon, prima assistant coach donna della NBA, ha testimoniato per l’organizzazione, rimarcando l’importanza che gli uomini hanno nell’aiutare il gentil sesso ad entrare sempre più in confidenza con i ruoli importanti nella società e nello sport. A proposito delle sua esperienza all’interno della squadra di San Antonio, la Hammon ha voluto sottolineare il ruolo chiave che ha avuto Gregg Popovich per lei, quando nel 2014, l’ha fortemente voluta nel suo staff.

“Lui mi vede come una persona che ne sa di basket. Non gli interessa che sia una donna. L’unica cosa che gli interessa è come posso aiutare la squadra”

Queste le parole della Hammon riguardo il suo rapporto con Pop, che più volte ha rilasciato dichiarazioni sulla scelta di includere una donna ad allenare e dirigere un gruppo di atleti uomini in media di cento kili l’uno. Il sempre “loquace” ed emblematico Pop ha riassunto spesso la questione riassumento:

“Becky respira il gioco e capisce il gioco. Non ho dubbi che sia e sarà un grande coach”

Dal suo lancio, nel 2015, la campagna Lean In Together, ha raggiunto 480 milioni di persone sui social, e milioni di fans NBA hanno visto i relativi spot durante le partite alla TV. La campagna quest’anno coinvolge anche giocatori del calibro di Chris Bosh, dei Miami Heat e Draymond Green dei Golden State Warriors.

di Marco Malvezzi

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