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Gortat: “Non ci divertiamo più.”

Ambiente depresso in quel di Washington

Dopo John Wall, anche Marcin Gortat – centro polacco dei Washington Wizards – ha parlato della non felice situazione attraversata in questo inizio di stagione dalla squadra di D.C:

“Dobbiamo lasciare da parte la negatività che ci circonda, negatività che arriva da giocatori, allenatori, staff e media. Dobbiamo guardare avanti. Ormai non è più divertente venire qui e giocare, l’ambiente è troppo depresso. Capisco che stiamo perdendo tante partite e tutto il resto, ma dobbiamo darci un taglio il prima possibile. Siamo davvero in una brutta situazione. Credo che il nostro trend negativo derivi anche dalle grandi aspettative che c’erano su di noi a inizio stagione; tutti pensavano che dovessimo puntare per forza almeno alle Finali di Conference e quindi non abbiamo fatto nessuna trade importante nel corso della offseason. Siamo rimasti fermi, perciò non puoi aspettarti che all’improvviso i Wizards giochino tre volte meglio dell’anno scorso. Abbiamo perso Pierce, che è un grande leader e un veterano di esperienza assoluta, e abbiamo firmato tre giocatori che hanno sì qualità importanti, ma che non sono All-Stars. Le aspettative comunque sono rimaste alte e noi non siamo ancora riusciti ad arrivare al livello che ci si attendeva.”

 

Gortat, quando parla degli innesti dei nuovi Wizards, si riferisce a Jared Dudley, Alan Anderson e Gary Neal, giocatori discreti ma troppo specializzati per poter essere davvero decisivi. Il centro, dal canto suo, ha iniziato a manifestare i segni di un declino piuttosto evidente (28.1 minuti e 8.4 rimbalzi di media sono i dati peggiori da lui fatti registrare nell’ultimo quinquennio). Oltre a quanto detto dal lungo europeo e ai problemi “ambientali” della squadra, va rilevato, in effetti, come i Wizards attuali manchino proprio di peso specifico sotto canestro. Il polacco e Nene sono in parabola discendente, Kris Humphries non è mai stato un giocatore di alto profilo e Otto Porter è un 4 tattico che però manca ancora della necessaria esperienza per esprimersi con continuità in un ruolo che al momento non gli appartiene. Coach Wittman ci sta mettendo del suo con una gestione sin qui non esattamente illuminata. La stagione è ancora lunga, ma i Wizards stanno già per finire gli alibi.

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