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History of a shoe: Reebok the Answer (parte 3)

Ultima parte della storia sulla “signature line” dedicata alla guardia più talentuosa e carismatica della storia NBA.

Terza ed ultima parte del viaggio che vede protagonista Allen Iverson in collaborazione con Reebok. Siamo agli sgoccioli della carriera del giocatore da Hampton, Virginia.

Leggi anche: Parte 1

Leggi anche: Parte 2

 

2006 – Reebok Answer X

 

 

 

AnswerPer il secondo anno consecutivo si palesa la tecnologia Pump nella linea The Answer. La chiusura è tramite zip con aggiunta di uno strap sul collo della scarpa sul quale è inserito il logo “I3” (unico riferimento ad Iverson) e la cui funzione è di fornire supporto per la stabilità laterale del piede. La tomaia presenta degli intagli a forma di X che celebrano i dieci anni di vita della linea; questo elemento viene ripreso anche su tutta la superficie della suola.

La colorazione sopra riportata era l’edizione dedicata all’NBA All-Star Game tenutosi nel 2007 a Las Vegas, città del denaro e della fortuna (per alcuni), e caratterizzata dalla rappresentazione sulla tomaia di banconote da 100 dollari (dette anche “Benji”). Iverson non fu parte dell’evento a causa di un infortunio.

Il 2006 è un anno particolare per la storia di “AI”, il 19 Dicembre fu infatti scambiato e per la prima volta nella sua carriera cambiò squadra. Destinazione Denver Nuggets, i quali, con l’arrivo del ragazzo della Virginia, potevano vantare la presenza in squadra dei primi due marcatori della lega: Iverson, appunto, e Carmelo Anthony.

2007 – Reebok Answer XI

AnswerDisegnate per rappresentare la parte mortale ed immortale di Iverson, le Answer XI si liberano del Pump ma restano fedeli allo strap, che in questo caso è posizionato in zona mediale. Sotto lo strap è raffigurato “AI” con la scritta “mortal”; nella parte interna della linguetta è invece incisa una breve descrizione del giocatore ed in particolare di come da un corpo mortale sia stato in grado di estrapolare giocate immortali. Altra particolarità è il collo della scarpa asimmetrico.

Le linee generali assomigliano alle Answer di qualche anno prima; sembra che Reebok abbia capito di aver intrapreso la strada sbagliata.

2008 – Reebok Answer XII

AnswerChiamate anche “Invictus” (in latino significa “invincibile”) riprendono il titolo del poema di William Ernest Henley di cui alcune frasi sono stampate sul retro della scarpa e recitano: “I have not winced nor cried aloud / Under the bludgeonings of chance / My head is bloody, but unbowed.

Finalmente le Answer tornano ad una forma più snella e semplice. La vera particolarità di queste scarpe sta nel aver subito una modifica estetica dovuta ad un evento imprevisto. Dopo due stagioni a Denver, Iverson viene infatti scambiato nuovamente ed inviato ai Detroit Pistons. Nella città dei motori egli non poté vestire la maglia numero 3 (utilizzata da Rodney Stuckey), ma vestì la numero 1. Questo improvviso cambiamento costrinse i designers ad eliminare il logo “I3” dalla linguetta e il numero 3 sulla punta della scarpa, sostituendoli rispettivamente con le iniziali “AI” e il numero 1.

2009 – Reebok Answer XIII

AnswerAnnata particolare per Iverson. Il 10 settembre firma un contratto annuale con i Memphis Grizzlies, ma la sua indisposizione per il ruolo di comprimario lo costringerà a lasciare la squadra dopo meno di due mesi, giocando appena tre partite. Il 7 dicembre quello che tutti gli estimatori e tifosi di questo piccolo-grande uomo sognavano si realizzò, tornò in campo con la maglia dei 76ers. La sua carriera NBA, tuttavia, terminò il 22 febbraio 2010 quando lasciò la squadra per occuparsi della figlia di 4 anni.

Le Reebok Answer XIII sono semplici, senza fronzoli con una linea slanciata e la tomaia ricoperta da tagli che aumentano la traspirazione e la flessibilità della scarpa. Il sistema di ammortizzamento è fornito dalla tecnologia “Hexride” posizionata sotto l’avampiede. Una sola cosa fa storcere il naso: la totale assenza di riferimenti al giocatore, tale che a primo sguardo era piuttosto difficile accorgersi che erano le scarpe di “AI”.

2014 – Reebok Answer 14

AnswerCinque anni costituiscono l’intervallo di tempo trascorso fra le Answer XIII e le Answer 14. Reebok ha intrapreso la moda recente di riproporre le grandi scarpe del passato e perché no, provare a continuare la linea del suo atleta più rappresentativo che tanto ha avuto successo; così come le Air Jordan che ancora oggi continuano ad uscire periodicamente da ormai trent’anni.

Le Answer 14 sono sostanzialmente una versione aggiornata delle Reebok Question, se viste dal retro si potrebbero facilmente scambiare con le scarpe uscite nel 1996. Il logo Question spicca sulla linguetta e sul tallone, ma la linea è più snella e al passo coi tempi. La tomaia è in pelle e in tessuto traforato che fa respirare il piede. La suola presenta una trama a spina di pesce multi-direzionale.

Diciamolo pure, queste nuove Answer sono molto belle, soprattutto per chi ha amato ed ancora ama questa signature line. Peccato solo non poterle vedere indossate dal legittimo proprietario sul parquet.

 

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