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Stephon Marbury contro Michael Jordan: “Quel tizio sta derubando i ragazzi”

Marbury v Jordan: no, non è una sfida tra crossover stellari ma una battaglia legata alle scelte imprenditoriali di MJ duramente criticate dal Coney Island Kid.

L’NBA ci offre spesso rivalità molto accese che possono essere tra due giocatori, tra due intere squadre, per interi campionati o anche solo per una singola e combattuta partita ma tuttavia spesso l’attrito non si ferma al parquet e sfocia, talvolta in modi ancora più roventi, anche al di fuori di palazzetti e spogliatoi.

Ed ecco che questa volta è una “strana coppia” che arriva ad uno scontro, tanto da chiederci quali possano mai essere le radici di tale disputa ma soprattutto a cosa porterà in futuro: parliamo del Coney Island Kid Stephon Marbury e nientemeno che His Airness Michael Jeffrey Jordan. Ma non si tratta di pallacanestro giocata o di vecchie rivelazioni da trash talking, anzi si tratta di business e di cosa, secondo Marbury, sia meglio per i ragazzi “di strada”. L’ex-Knicks e da ben un lustro tesserato del campionato di pallacanestro cinese (dove ha vinto 3 titoli ed è stato anche MVP delle finali) ha voluto dire la sua sui prezzi della ben nota marca di scarpe di MJ, parole non del tutto leggere e che vi riportiamo grazie al Sidney Morning Herald:

“Jordan sta derubando i ragazzi dei sobborghi (traduzione adattata da “hood” ndr) e non gli interessa che si svenino per questo. Sono stufo dei ragazzi che si uccidono per un paio di Jordan. Odio il fatto che questo tizio non faccia qualcosa per cambiare questa situazione. Mio caro ragazzo, stai pagando 200 dollari per un paio di Jordan mentre loro le fabbricano per 5 dollari. Sono tutte fatte in cina negli stessi posti. Calma, stiamo arrivando!”

Queste le parole di Marbury, atleta controverso sia dentro che fuori dal campo, ma che vanta tra le sue ragioni una linea di scarpe da basket lanciata nel 2006 e chiamata appunto Starbury. Un paio Starbury costava mediamente 15 dollari, a differenza delle Jordan che spaziano dai 75 ai 220 dollari, e secondo Stephon assicuravano le qualità delle dirette concorrenti, oltre al fatto che erano vendute a prezzi così bassi proprio per essere accessibili dai ragazzi meno fortunati: la linea è andata fuori produzione nel 2009 ma di recente è stata annunciata la ripresa della vendita  ed è forse dovuto a questa notizia lo “stiamo arrivando” usato da Marbury.

Il ragazzo di Coney Island, tramite il suo profilo twitter, ha continuato a sostenere le sue ragioni. Ecco i principali contenuti dei cinguettii di SM:

“Odio quando vedo questi ragazzini piangere perché non riescono a comprarsi le scarpe di quel tizio dato che non possono permetterselo: è difficile anche per le loro madri. Non è per le scarpe, è per il pensiero che sta dietro a tutto questo. I ragazzi in Cina non hanno la minima idea che la gente si uccide per quelle scarpe. O cambierà qualcosa o le persone cominceranno a parlare”.

Sempre più criptico Marbury che attacca duramente le scelte imprenditoriali di Michael Jordan: la domanda da porsi ora è quale potrà essere la risposta del diretto interessato.

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