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Nike Zoom Venomenon 5

Dalla crasi delle parole “Venom” (veleno) e “Phenomenon” (Fenomeno) risulta Venomenon, espressione che evoca uno dei serpenti più velenosi del mondo, il Black Mamba, appellativo di Kobe Bryant.

La stagione dei campetti esterni è terminata, ma tutti i veri appassionati della palla a spicchi sanno che in realtà non finisce mai; quante le giornate passate in compagnia del freddo invernale (per non parlare del ghiaccio) e del “cesto”, quanti i momenti in cui si uniscono le mani portandole alla bocca per inebriarle del calore corporeo e trovare così preziosi secondi di giovamento dalla semi-paralisi dovuta alla temperatura rigida. Nike di tutto ciò è ben consapevole, così com’è consapevole che su quel campo molti di noi osano replicare giocate del mamba nero in cerca di gloria, per assaporare sensazioni di onnipotenza cestistica che prontamente non si materializzano, sì perché di Kobe Bryant ne esiste solo uno.

Se è ben vero che i tentativi non vanno a buon fine, ciononostante l’illusione di essere per un istante Kobe è comunque possibile ottenerla, serve solo avere ai piedi le nuove Nike Zoom Venomenon 5, ed il gioco è fatto.

Lasciando ora da parte il romanticismo ed i ricordi, vediamo se effettivamente le nuove scarpe del mamba sono idonee a regalarci momenti memorabili su quel rettangolo di 28×15 metri che comunemente chiamiamo campo da basket.

Prestazioni

Partiamo come sempre dall’alto verso il basso, quindi dalla tomaia, che in queste Venomenon 5 è costituita da tessuto traforato che permette una calzata confortevole e una buona ventilazione, nonché leggerezza generale della scarpa; nelle zone di maggior usura viene posizionato anche uno strato di “fuse” per aggiungere resistenza. Presentando una tomaia piuttosto morbida, il supporto è fornito dai cavi “flywire“, posizionati solamente nella parte anteriore. Interessante notare che le asole sono rinforzate con un anello in plastica, e che la tomaia in prossimità delle asole stesse è segmentata in modo tale che durante la corsa il materiale non si pieghi creando sensazioni spiacevoli. La parte interna della scarpa è invece leggermente imbottita per aggiungere comodità.

La parte posteriore è arricchita da un grande “heel counter” esterno, la cui funzione di contenimento del piede è svolta magistralmente. Tuttavia, “non è tutto oro quel che luccica”, infatti, questo inserto in materiale plastico va ad estendersi fin in prossimità della suola causando probabilmente una eccessiva rigidità della scarpa.

L’intersuola (o midsole) è realizzata in “phylon” mescola standard di Nike che non offre grandi prestazioni. Il sistema di ammortizzamento è, invece, composto da due borse di “zoom air” posizionate sotto tallone e avampiede, ed inserite nella parte inferiore dell’intersuola (in gergo: bottom loaded) anziché nella consueta parte superiore. Ne risulta che l’effetto di rimbalzo classico dello zoom è in questo caso meno percepito dall’atleta a causa della distanza maggiore fra la pianta del piede e la borsa d’aria.

La suola non prevede, come ci si aspetterebbe, una mescola XDR (extra durable rubber) bensì una gomma morbida e flessibile che garantisce ottimo grip sui campi esterni ed un decente grip sul parquet; la resistenza, chiaramente, ne risente. Dalla suola si intravedono chiaramente le due borse di zoom air; la trama non è francamente decifrabile, senza lode e senza infamia.

Estetica

Il taglio è quello preferito dal giocatore dei Los Angeles Lakers e utilizzato su tutta la sua linea, ovvero estremamente basso; in questo caso scende ben al di sotto del malleolo.

Rientrando nella linea dedicata da Nike a Kobe Bryant, il suo personalissimo logo è facilmente visibile sulla linguetta, all’interno della scarpa, incastonato nell’heel counter ed infine al centro della suola. Tanto per ribadire che queste Venomenon 5 sono “Mamba approved“.

La forma generale rispecchia pienamente quella della serie Kobe (a partire dalle 5) e Venomenon, nulla di nuovo sotto questo aspetto se non piccole limature. Stona, a parere di chi scrive, il design utilizzato per la realizzazione dell’heel counter, che si presenta con questi prismi e linee dure confliggenti con quelle del resto della scarpa, più morbide e piacevoli.

Pregi:

  • Traspirazione;
  • Ottimo grip;
  • Contenimento del piede;
  • Sono le scarpe di Kobe, suvvia.

Difetti:

  • Ammortizzamento;
  • Rigidezza;
  • Resistenza suola (considerando che nascono da esterno).

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