Seguici su

Primo Piano

Treno in arrivo sul binario 5: c’è posto per Washington?

Lo sguardo perso nel vuoto esibito da Bradley Beal in conferenza stampa vale più di mille virgolettati. Washington ha il capo chino e il morale a terra, ma l’idea di aver toccato il fondo e la consapevolezza di non poter cadere più in basso di così invitano al riscatto. Un altro treno non passerà: sul binario 5 c’è la coincidenza per la Bankers Life FieldHouse. A bordo del notturno, George e Vogel fanno i pascià spaparanzati in prima classe, mentre i maghi della capitale devono accontentarsi degli scomodi sedili dell’ultima carrozza. Senza distrazioni e privilegi extra-lusso è più facile riflettere, guardare fuori dal finestrino e inquadrare gli angoli da smussare. Wittman è stato categorico, non lasciando spazio alle interpretazioni: “Abbiamo pagato a caro prezzo errori madornali. Regalare partite già vinte ad avversari che per natura non perdonano, equivale ad un suicidio. Ora siamo aggrappati ad un filo e arrampicarci è il minimo che possiamo fare”.

Di correnti torbide a Indianapolis ne hanno risalite già abbastanza. Se l’acqua si è fatta più limpida il merito è dello stratega con gli occhi spalancati, quel coach Vogel che con un sapiente giro di vite ha cancellato gli scricchiolii della difesa. Il fortino è diventato impenetrabile seguendo un principio elementare: meno contropiede concessi agli avversari, più densità all’interno del perimetro. Rapporto inversamente proporzionale che premia la tenacia dei campioni della costa Est, sempre più vicini alla loro seconda finale di Conference consecutiva. La rinascita offensiva di Hibbert è il manifesto di un collettivo che ha ripreso a galoppare. Dal catastrofico primo turno, il giamaicano è volato verso i quasi 18 punti di media nelle ultime tre partite, accompagnate da rimbalzi e stoppate (specialità della casa).

http://www.youtube.com/watch?v=CejzWif6yFc

Un fattore in grado di incidere alle latitudini di Gara 5 si chiama stanchezza. Indy ha usurato il quintetto titolare nell’ultima sfacchinata, con gli sparring partner Mahinmi, Turner, Scola e Watson che hanno totalizzato appena 33 minuti in quattro. I soldati in canotta gialloblu sono esuberanti, ma le tossine potrebbero concedere un’altra chance a Washington. La passeggera senza biglietto, condannata alla multa nella speranza che arrivi alla prossima fermata.

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Primo Piano