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Hibbert trascina i Pacers, serie sul 2-2

Dopo la brutta sconfitta della partita precedente gli Indiana Pacers si sono ritrovati in gara-4, vincendo 99-92 e pareggiando la serie sul 2 a 2. E’ stata una gara molto intensa e fisica che ha visto prevalere i padroni di casa grazie ad un Roy Hibbert dominante all’interno dell’area. Per gli Heat bene Chalmers, top scorer della sfida James ma con scarse percentuali. L’MVP ha commesso inoltre il suo sesto fallo della partita a pochi secondi dalla fine col punteggio in equilibrio.

Come era preventivabile partenza col coltello tra i denti per i padroni di casa. Indiana aggredisce gli avversari, sia in attacco che in difesa, costruendosi un parziale di 11-0 grazie anche ai primi 5 tiri tutti a bersaglio. Miami, per converso, sbaglia i suoi primi 6 tentativi dal campo ed ha Wade con 2 falli veloci. I campioni in carica non si perdono d’animo e realizzano un contro-parziale di 13-2 che li riporta in partita. Niente post per James, che si becca anche un tecnico per una protesta. La prima accelerazione nella partita di Stephenson da il la ad un 8-2 con cui i Pacers chiudono in vantaggio il primo quarto 26-22. 10 di Hill e 7 rimbalzi per Hibbert, sotto gli occhi del suo allenatore a Georgetown. Dall’altra parte 9 di James e poco altro, con un Bosh pressochè nullo.

I padroni di casa fanno incendiare il palazzetto con un altro riallungo, complici anche diversi pessimi attacchi dei loro avversari. Oltre Bosh anche George non disputa un gran primo tempo, come peraltro successo nelle sfide precedenti. Entrambi inoltre commettono il terzo fallo che li costringe ad una panchina prematura, chiudendo rispettivamente a quota 4 e 3 punti. Coach Vogel riesce a neutralizzare le ricezioni profonde di Lebron, con accenni di raddoppio che costringono il numero 6 a fadeway con pochi esiti. Nel primo tempo si segnalano anche i 35 tiri liberi complessivi delle due squadre, un gioco spezzettato che favorisce maggiormente i Pacers. Nel finale di quarto Miami realizza un parziale di 14-5 e, dopo un canestro a 4 decimi di James, il punteggio è 48-47 Indiana.

Il terzo quarto scorre all’insegna del’equilibrio. Molto attivo Chalmers, che commette però terzo e quarto fallo nel giro di poche azioni. E’ il momento migliore per Miami, che va avanti di qualche lunghezza prima del rientro dei padroni di casa. I Pacers non solo pareggiano, ma vanno avanti grazie ad un parziale di 10-0 con, nel mezzo, il quarto fallo di Bosh, che accusa anche problemi fisici. George non segna molto ma è in versione facilitatore, con i suoi compagni che sono presenti ed efficaci. Sulla sirena Stephenson realizza una difficilissima tripla contestata da Wade per il vantaggio 77-70.

In avvio dell’ultima frazione di gioco Indiana continua ad avere importantissimi secondi possessi, portandosi ancora sul +9. Miami è presto nel bonus e, dopo una svista arbitrale su un attacco Pacers, riesce a riportare la gara sull’83 pari, per l’ennesimo finale in volata tra queste due squadre. La partita diventa una battaglia fisica dove ad emergere sono le difese e le mischie per contendersi le palle vaganti. Nel momento chiave della partita sale in cattedra Roy Hibbert. Grazie a 3 rimbalzi offensivi, il centrone segna 7 punti di fila, che si riveleranno essere quelli decisivi. James realizza da tre per il momentaneo -2, ma commette il sesto fallo in attacco su un blocco in movimento molto contestato. Wade fa passi e Indiana chiude dalla lunetta con Hill e George per il 99-92 che vale il 2 a 2 nella Finale della Eastern Conference. Per gli Heat prima sconfitta in trasferta in questa postseason.

23 e 12 per Hibbert, doppia doppia per il solito metronomo David West, 14+12. Grande Stephenson con 20 punti, ancora bene Hill con 19 e solo 12 invece per George. Per Miami 24-6-5 di James, 20 di Chalmers e 16 di Wade. Nullo Birdman ed evanescente Bosh, 7 punti (1/6) e 3 rimbalzi, l’ennesima prova da pochi palloni arpionati contro i Pacers, tra regular season e Playoffs.

Indiana stravince la lotta a rimbalzo 49-30, di cui 15 sotto i tabelloni avversari. 50-32 il computo dei punti in area a favore dei padroni di casa, un dato che spiega molto dell’andamento di gara-4. Male la difesa Heat che ha concesso il 50% agli avversari, trovando l’ennesima fiera opposizione da tre punti (8/23).

I Pacers non hanno commesso gli errori della sfida precedente, martellando la palla dentro senza soluzione di continuità e dominando sotto le plance. I tifosi Heat si possono spaventare perché Indiana ha vinto una gara senza avere contributo dal suo all-star, George, che difficilmente topperà per tre partite di fila. Non può essere un caso che la sconfitta di Miami sia arrivata con un James non efficace in post, quelle poche volte in cui vi è andato. Senza i jolly di Haslem e Andersen, con una difesa spesso porosa e che concede molti secondi possessi, le debolezze della struttura vengono prepotentemente a galla, perdipiù con un Bosh così in sofferenza. La pivotal game-5 sarà nella notte italiana tra giovedì e venerdì.

Alessandro Scuto

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