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I Celtics Espugnano Il Madison E Si Portano 2 A 3 Nella Serie

Al Madison Square Garden va in scena gara 5 tra i Knicks e Celtics. New York conduce la serie per 3-1 e questa sera ha l’opportunità per chiudere i giochi davanti al pubblico amico. La squadra di casa, dopo aver sprecato il primo match point al TD Garden, ritrova JR Smith che rientra in seguito ad una giornata di squalifica, a causa di una gomitata inflitta a Terry. Boston reduce dal successo in Massachusetts cercherà di dare continuità a quanto di buono fatto vedere in gara 4, soprattutto nella prima metà di partita, in un disperato tentativo di prolungare ulteriormente la serie. I Knicks non sono sostanzialmente scesi in campo nell’ultima sfida disputata ed hanno bisogno del successo per mandare un forte segnale agli Heat, possibili rivali in una preannunciata finale di conference, che hanno già agevolmente chiuso il primo turno sweeppando i Bucks. Per gli uomini di Woodson giorni in più di riposo potrebbero essere oro in vista dell’eventuale sfida con Miami, considerando che i loro prossimi (ipotetici) sfidanti sono ancora bloccati in una serie che sembra dover andare per le lunghe (Pacers-Hawks 2-2, stanotte gara 5 ad Indianapolis). I presupposti sono quelli di una partita piacevole, dando per assodato che i Celtics non si presteranno facilmente alla parte della vittima sacrificale nel più classico dei win or go home.
Come ipotizzabile sono i Knicks a partire più forti, con un parziale di 9-0, per i Celtics fioccano le palle perse e i primi 3 tiri di Pierce non trovano che il ferro, Doc Rivers costretto subito al timeout. L’uscita dal minuto di sospensione è seguita da una schiacciata di Melo contro la difesa schierata; a seguire i primi 4 punti di matrice bianco verde, tutti griffati Bass. Sul 13 a 4 fa il suo ingresso in campo JR Smith accolto da una standing ovation. Bass sembra l’unico vagamente in partita per Boston, suoi 9 dei primi 11 punti di squadra e suoi gli unici 3 canestri dal campo nei primi 8 minuti di gara. La tripla di Terry mantiene a contatto gli ospiti che trovano punti vitali quasi esclusivamente dalla lunetta; nell’altra metà campo i verdi devono vedersela con un Melo in grande spolvero, dopo 9 di gioco il suo tabellino registra già quota 10. Dopo un inizio shock i Celts riescono lentamente a riprendersi e a restare a contatto, nonostante un Pierce e un Garnett nulli nel quarto di apertura. Al suono della prima sirena il punteggio è 22 a 20 per i padroni di casa. Per i Celtics i già citati 9 di Bass e lo 0/6 dal campo per il capitano. In casa Knicks 12 con 5/7 al tiro per Anthony.
La seconda frazione si gioca su un sostanziale equilibrio e Boston riesce ad impattare più volte la gara, costringendo Woodson a rimandare in campo Melo dopo solo 3 minuti di riposo. Il numero 7 dei Knicks entra e va immediatamente a bersaglio regalando il nuovo più 2 ai suoi con un long two. Alla settima conclusione Pierce finalmente trova il fondo della retina; quella di The Captain And The Truth è una tripla che arriva in un momento importante, vista la difficoltà di Boston di trovare punti ed il conseguente tentativo di mini-allungo newyorchese. P-Square ci prende gusto e va ancora a bersaglio dalla lunga regalando il primo vantaggio della serata ai suoi a Celtics che tuttavia subiscono immediatamente la bimane di Chandler per il contro sorpasso Knicks. La veneranda e premiata ditta KG-PP inizia a girare e quando il numero 34 alza l’arcobaleno per il “bigliettone” il nuovo vantaggio verde è servito, dalla stessa asse arrivano anche i due punti successivi che regalano agli ospiti il momentaneo più 3 con un minuto al termine della seconda frazione. Il quarto si conclude con un parziale di 11-2 per i Celtics e con gli stessi ospiti in vantaggio per 45 a 39.
Una breve analisi ci porta facilmente a capire i motivi di questo cambio di flusso tra inizio partita e finale di secondo quarto. I Celtics che avevano iniziato con 3 palle perse nei primi quattro minuti di gara, sono riusciti a gestire meglio le situazioni offensive, regalando nei restanti 20 minuti un solo pallone agli avversari. Le percentuali al tiro sono inoltre incrementate notevolmente per gli uomini di Doc Rivers mentre inversione di tendenza opposta è toccata ai Knicks. Per New York uno Smith ancora fuori partita con soli 3 punti e 0/5 al tiro, unito ad un Melo da soli 2 punti nel secondo periodo hanno influenzato in negativo l’attacco, mostrando tutte le lacune e le mancanze che gli uomini di Woodson possiedono quando i loro giocatori migliori risultano esclusi (per cattive serate al tiro o come in questo caso per meriti della difesa). Ottima prima metà di gara per Garnett già a quota 10 punti con 9 rimbalzi, 11 punti per Bass e una discreta ripresa di Pierce dopo un inizio non di certo brillante, ancora in ombra Green ma buon impatto dalla panchina per Terry. In casa Knicks problemi di falli per Chandler e Martin, entrambi a quota 3, buone le prose solo del solito Anthony (14) e di un sempre più in forma Felton che aggiunge 9 punti alla causa.
Ad inizio terzo quarto i Knicks faticano a trovare la via del canestro ed i Celtics ne approfittano per allungare fino al +8; Pierce continua a litigare con il ferro da 2 ma dalla lunga manda a bersaglio la terza tripla della sua serata. New Yotk riesce a rimanere in partita soprattutto grazie al buon impatto di Felton sia dal punto di vista realizzativo che per quanto riguarda le assistenze ai compagni. È proprio un lay-up del numero due Knicks a costringere Doc Rivers al timeout, dopo aver permesso ai suoi di trovare il -2. In uscita dalla sospensione è Terry a mandare a segno una conclusione dalla lunga che regala ancora due possessi abbondanti di vantaggio ai Celts. Dopo un inizio molto lento P-Square carbura definitivamente mandando a bersaglio la quarta tripla della sua partita, seconda nel quarto, ed i Celtics mantengono un vantaggio abbastanza rassicurante. I Knicks continuano a sparare a salve ma gli ospiti non ne approfittano per l’allungo decisivo e la gara continua a restare equilibrata. La coppia Melo-Smith realizza appena 2 punti nella frazione che si conclude sul 69 a 60 per Boston. Terry e soprattutto Pierce trascinano i Celtics; il terzo quarto porta in dote, per il numero 34, 10 punti permettendogli di raggiungere quota 16. A 12 minuti dal termine dell’incontro la partita è ancora aperta a qualunque tipo di conclusione. I Celtics iniziano bene l’ultima ripresa portandosi sulla doppia cifra di vantaggio e quanto Green schiaccia sulla testa di Felton il punteggio dice addirittura +15 per Boston. L’allungo ospite è senza dubbio favorito da una staticità senza precedenti dell’attacco Knicks e ad un JR Smith che continua insistentemente a forzare conclusioni senza mai trovare la via del canestro, 0/10 dal campo a 9 minuti dal termine. Per la prima volta nella serata la partita sembra veramente nelle mani dei Celts che, vincendo, potrebbero riaprire clamorosamente una serie che dopo le prime 3 gare sembrava non avere storia. I Knicks tuttavia non demordono ed, in seguito ad un paio di brutte palle perse di Boston, riescono a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, grazie a due liberi di Melo: 75 a 67 quando mancano 6 minuti al termine. New York ha più volte la la possibilità di accorciare lo svantaggio ma le chance concesse dalla difesa bianco verde non vengono sfruttate dai padroni di casa che continuano a vedersi rispondere colpo su colpo ad ogni tentativo di rimonta. Smith segna da tre punti il suo primo canestro dal campo a 3 minuti dal termine, peccato per i Knicks che la tripla del numero 8 sia preceduta e seguita da due conclusioni dall’arco del numero 8 avversario, Jeff Green. 88 a 76 Knicks a 2.23 dalla fine. New York prova un ultimo disperato tentativo di rimonta e in uscita dal timeout piazza un parziale di 7-0, gli ultimi 3 punti portano la firma di quel JR Smith fino a qui non pervenuto. 88-83 ad un minuto dal termine. Garnett segna un difficile piazzato dopo l’ennesimo minuto di sospensione ed è ancora +7 per gli ospiti, quando il cronometro segna 48 secondi e spiccioli da giocare. Felton sbaglia la tripla della disperazione per riaprire i giochi ed i Celts si aggiudicano gara 5 e riaprono una serie che sembrava ampiamente in cassaforte al termine di gara 3, finisce 86 a 92 con qualche scintilla di troppo tra le due squadre. JR Smith segna 3 triple negli ultimi 3 minuti ma ormai è troppo tardi per il team newyorchese.
Non servono particolari analisi per una gara in cui una squadra ha giocato molto bene mentre l’altra ha messo in campo una pallacanestro scialba e priva di idee. Se Boston ha mantenuto un ottimo 11/22 dalla lunga, New York ha tirato 5/22 da 3, dati più che significativo per una squadra che fa del tiro perimetrale la sua arma principe. Per i Knicks troppo poco dalla coppia Anthony-Smith che complessivamente hanno avuto un 11/38 dal campo, grazie soprattutto all’eccellente difesa degli uomini di Rivers. Per i Celtics è una vittoria del collettivo: ottima prestazione corale di squadra, difficile trovare un MVP. Bass 17 punti, Green 18, Garnett 16 con 18 rimbalzi, Pierce con 16 e Terry con 17 hanno tutti dato un ottimo contributo. A salvarsi trai padroni di casa il solo Felton che prova invano a trascinare i suoi per lunghi tratti dell’incontro. Per concludere volevo portare in rilievo un dato interessante e controcorrente: le palle perse da Boston a fine gara sono ben 15 mentre quelle di New York solo 8.
Appuntamento a venerdi notte per gara 6 quando i Celts cercheranno, tra le mura amiche, di pareggiare la serie per poter sognare di realizzare quello che nessuno ha mai fatto in NBA…aggiudicarsi il passaggio del turno dopo aver perso i primi 3 incontri della serie.

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