Seguici su

Curiosità

Nba power ranking: in testa Heat e Thunder, le finaliste della scorsa stagione! In questi mesi nulla è cambiato?

E’ presto per iniziare a dare delle indicazioni definitiva, ma nel marasma delle 30 franchigie Nba, il Power Ranking è ciò che ci permette di fare ordine e di capire come stanno andando le cose in queste prime settimane di regular season. Allo stato attuale si avrebbe la riproposizione della Finale 2011, con Miami ed OKC ad occupare le prime due posizioni (di certo non una sorpresa). Andiamo a scoprire tutte le altre.

1. Heat (12-3, scorsa settimana posizione n.3) Miami è ritornata in testa e sta cavalcando una striscia di sei vittorie consecutive, merito anche della ritrovata solidità difensiva che può davvero essere la chiave di volta della stagione della squadra della Florida. Difatti nelle ultime due vittoria gli Heat hanno tenuto i propri avversari ben al di sotto della media di punti per possesso della Lega, difendendo di squadra e dimostrando già di lavorare per una “riconferma” a Giugno;

2 Thunder (14-4, scorsa settimana posizione n.4) vincitori di cinque partite consecutive, per buona parte merito di Russell Westbrook che si sta dimostrando non più monodimensionale (esclusivamente votato alla ricerca del canestro personale), ma sta facendo il playmaker per davvero. Saranno importanti questa settimana i match contro Lakers e Nets per verificare l’effettiva consistenza sua e di tutta la squadra;

3 Spurs (14-4, scorsa settimana posizione n.2) arrivano da un viaggio di sei partite con un bottino niente male (5-1), non fosse altro per quella sconfitta contro Miami che tanto ha “fatto dispiacere” David Stern. Dopo però, al rientro ad Ovest, si sono rifatti ampiamente grazie ad un’importante vittoria contro i Grizzlies. Per come hanno intrapreso anche questa stagione, non ci meraviglieremmo di certo se li ritrovassimo in cima alla classifica ad Ovest al termine della Regular Season;

4 Grizzlies (12-3, scorsa settimana posizione n.1) hanno chiuso la settimana appena trascorsa con un record di 3-1, segnato dalla sconfitta contro gli Spurs dopo la già citata vicenda Stern (in quella partita anche i Grizzlies venivano da un back to back, nel quale però le loro stelle non avevano riposato, ma erano regolarmente scese in campo). Continuano ad essere una delle migliori franchigie in questo avvio, disponendo della miglior difesa di questo inizio di stagione;

5 Nets (11-5, scorsa settimana posizione n.8) Deron Williams sta lottando contro il suo tiro che non vuol saperne di entrare come gli scorsi anni (39,9% dal campo in questo inizio), ma lui non darà la colpa al suo polso malandato. Offensivamente i Nets stanno sfruttando un Lopez sempre più decisivo e le triple di un sorprendente Stackhouse. Anche la difesa sta trovando una sua quadratura.. Hello Brooklyn!;

6 Knicks (12-4, scorsa settimana posizione n.6) anche in questa settimana mantengono l’imbattibilità casalinga, portando il loro record al Madison Square Garden a 7-0. Bisognarà verificare quanto il problema alla mano condizionerà Raymond Felton, perchè vista la già acclarata assenza di Jason Kidd, il palazzetto della Grande Mela potrebbe diventare il proscenio di un Pablo Prigioni show. E se Melo continua a giocare come un MVP..

7 Clippers (10-6, scorsa settimana posizione n.5) Chauncey Billups è tornato e, nonostante stia giocando un numero ancora limitato di minuti, i Clippers hanno ricominciato a segnare almeno 100 punti nelle partite in cui lui è sceso in campo (cosa che non avevano fatto in 4 delle ultime 5 occasioni in cui il playmaker non aveva giocato). Jamal Crawford  inoltre sta ritrovando la condizione (e la vena realizzativa) delle prime settimane, e questo non può che essere una bella notizia;

8 Hawks ( 9-5, scorsa settimana posizione n.7) Hanno anche vinto sei partite di fila, ma non hanno ancora dimostrato quell’agonismo decisivo per fare il salto di qualità. Ne sapremo molto di più dopo che avranno disputato le partite contro Denver, Miami e Memphis nei prossimi giorni, vero banco di provare per toccare con mano le loro ambizioni in questa stagione;

9 76ers (10-7, scorsa settimana posizione n.9) Come gli Hawks, hanno iniziato a trovare morale, condizione e vittorie contro franchigie di “seconda fascia”, che hanno permesso di portare il record in positivo. A partire dalle prossime 2 sfide consecutive contro Boston si capirà realmente di che pasta sono fatti e se Holiday e soci possano ambire ad un posto al sole come nella passata stagione (conclusa in semifinale ai playoff proprio contro i Celtics);

10 Celtics (9-8, scorsa settimana posizione n.11) Non possiamo dire che Boston in valore assoluto sia una squadra soft (come ha fatto qualche giorno fa coach Rivers), ma forse la panchina sta dimostrando di esserlo, ne è esempio la partita contro i Bucks condotta dai titolari con un margine attorno ai 20 punti, prontamente dilapidato da coloro che sono subentrati a partita in corso sul parquet. L’assenza di Rondo inoltre non ha di certo aiutato in queste ultime gare (causa espulsione contro i Nets);

11 Warriors (10-6, scorsa settimana posizione n.17) squadra che a fari spenti sta trovando una sua dimensione e delle certezze su cui fondare il proprio gioco, con Landry e Lee che silenziosamente stanno spesse volte facendo la differenza, all’interno di un roster non certo privo di talento. Lavori ben avviati insomma nella baia di San Francisco, dove i playoff mancano ormai da qualche anno per non iniziare ad assumere i contorni di un’ossessione;

12 Bucks ( 8-7, scorsa settimana posizione n. 13) vittorie di qualità sono arrivate in questa settimana appena trascorsa contro franchigie prestigiose come Boston e Chicago (da segnalare anche la tripla doppia con le stoppate di Larry Sanders) ed inoltre dare un giudizio definitivo sulla coppia Ellis-Jannings sarebbe prematuro, anche se come dicono negli States “doesn’t seem to be lightning in a bottle”. Staremo a vedere;

13 Bulls (8-7, scorsa settimana posizione n.15) La pesante sconfitta contro i Bucks ha lasciato il segno, ma la franchigia dell’Illinois resta comunque ancora in corsa per aggiudicarsi la classifica nella Central Division. Nei prossimi giorni dovranno disputare prima un paio di partite sulla carta “vincibili” come Cavaliers e Pistons, per poi dover affrontare test ben più probanti (Nets, Knicks, Grizzlies, Clippers). Occhi puntati anche su Belinelli, che ancora fatica a trovare il giusto spazio in questo inizio stagione;

14 Lakers (8-9, scorsa settimana posizione n.10) Il team più inconsistente dell’intera Nba al momento. I loro punti deboli ormai sono chiari a tutti e, purtroppo per loro, non sembra vedersi nessuna luce in fondo al tunnel. Nei prossimi giorni arriveranno anche molte partite in trasferta, non proprio l’ideale per una franchigia in così grosse difficoltà. C’è la farà il solo Kobe a traghettare la squadra verso acque più tranquille?;

15 Jazz (9-9, scorsa settimana posizione n. 16) il momento sembra favorevole, anche perché in casa Utah si sta dimostrando una delle migliori squadre della Lega, grazie all’apporto di un reparto lunghi di primissima categoria. Considerando che quattro delle prossime cinque partite saranno giocate a Salt Lake City, le cose potrebbero iniziare a prendere una piega interessante;

16 Rockets ( 8-8, scorsa settimana posizione n.21) il loro record si sta dimostrando molto differente quando affrontano squadre dell’Ovest oppure franchigie dell’Est. Difatti contro le prime il loro record è di 2-7, mentre nel secondo caso è 5-1. Purtroppo per loro, essendo Houston più vicina al Pacifico che all’Atlantico, le partite stagionali contro le squadre dell’Ovest saranno molte di più di quelle contro le franchigie dell’Est;

17 Mavericks ( 8-9, scorsa settimana posizione n.14) Derek Fisher non è la risposta, come il suo 1-8 al tiro dell’altra sera dimostra. La stagione della squadra di Dallas è molto complessa, alla ricerca di un’identità da ricreare e in attesa del rientro di Nowitzki di cui la franchigia ha dimostrato di non poter fare a meno. Tocca ad OJ Mayo caricarsi la squadra sulle spalle, ma per ora quest’impresa si sta rivelando troppo grande per il neo acquisto dei Mavericks;

18 Nuggets (8-9, scorsa settimana posizione n.12) perde posizioni Denver, segno che l’altalena di risultati che stanno caratterizzando questo inizio di stagione non vuole saperne di smettere di oscillare. Gallinari e soci sono ancora lontani dal trovare il giusto equilibrio, in un roster in cui la machiavellica distribuzione delle responsabilità offensive richiede il raggiungimento di un meccanismo ben oleato, cosa che i Nuggets ancora non sono;

19 Timberwolves (7-8, scorsa settimana posizione n.19) di gran lunga la franchigia più sfortunata in questo inizio di regular season e, nonostante la prolungata assenza di metà roster per infortunio, è riuscita a mantenere un record prossimo al 50%. Fortunatamente il rientrante Love nelle ultime partite ha dimostrato di non aver risentito più di tanto dei problemi fisici che ha avuto. Se soltanto riuscissero a recuperare Rubio e gli altri, allora poi la situazione inizierebbe a farsi interessante;

20 Bobcats (7-8, scorsa settimana posizione n.18) pensare che potessero fare peggio dello scorso anno era davvero difficile, ma dubito che qualcuno potesse prevedere che dopo sole 15 partite Charlotte riuscisse ad eguagliare il TOTALE delle vittorie della scorsa stagione, anche se non si sono fatti mancare qualche momento “imbarazzante” (vedi partita contro i Thunder in cui a fine primo tempo erano sotto di 56, quinto distacco di sempre nella storia Nba dopo 24 minuti);

21 Pacers (8-9, scorsa settimana posizione n.22) la vittoria in casa dei Lakers è stata sicuramente una delle più “chiacchierate” della settimana, ma ha mostrato anche come questa squadra stia trovando la compattezza difensiva dei giorni migliori. E’ pur vero che segnare la miseria di 79 punti contro i Lakers di questo inizio stagione è davvero poca roba. David West ancora non è riuscito a far dimenticare l’assenza del miglior realizzatore della squadra. Aspettiamo quindi il rientro di Granger e poi vedremo;

22 Trail Blazers (7-10, scorsa settimana posizione n.20) stagione sempre più difficile per Portland, che sta faticando sempre di più a trovare la vittoria. Hanno avuto l’onore di essere la prima squadra (e per adesso l’unica) a perdere contro Washington, sono stati sconfitti da Detroit e solo nel finale grazie a Batum hanno portato a casa la partita contro i Cavaliers, non proprio diciamo le partite più ostiche della stagione;

23 Suns (7-10, scorsa settimana posizione n.23) una squadra senza capo né coda. Ora come ora (viste le difficoltà in quel di LA) sarebbero tra i pochi a riabbracciare con piacere la coppia Nash-D’Antoni, dopo la quale la franchigia non è più riuscita a trovare serenità e soprattutto progettualità. Continuano a non avere un’identità, i campioni mancano e restano comunque in quella zona che non gli permette di ambire a posizioni importanti al draft. Urge rinnovamento completo;

24 Pistons ( 5-13, scorsa settimana posizione n.26) la migliore tra le peggiori. In risalita dopo il filotto di sconfitte iniziali, sembra aver trovato un minimo di tranquillità, come dimostra il fatto che nelle ultime 10 partite il loro record è di 5-5. Restano comunque una squadra che fatica tantissimo in trasferta (1-10), ma la serie di partite da giocare al Palace fa ben sperare per il futuro;

25 Magic (6-10, scorsa settimana posizione n.24) si sono calati perfettamente nel ruolo che il mercato gli aveva ritagliato, cioè quello della franchigia in ricostruzione, che sa di non poter ambire ad un record “positivo”, ma che magari nella serata giusta, può anche togliersi qualche soddisfazione. Ne è la prova la vittoria sui Lakers (anche se vincono un po’ tutti contro i gialloviola) e i 40 punti nel solo quarto quarto (record per la franchigia) a riprova che, quando le cose vanno per il verso giusto, la squadra ha qualcosa da dare;

26 Raptors (4-13, scorsa settimana posizione n.27) a mio avviso la peggior franchigia Nba (i Wizard sono fuori classifica) in questo inizio stagione. Lenti, molli, poco atletici e poco convinti. E in tutto questo il povero Bargnani, vittima di quel “ruolo” che la franchigia canadese gli ha dato, senza mai mettergli a fianco giocatori di livello, è quello che ne risente di più. Forse dopo questa lunga esperienza a Toronto è giunta l’ora di provare a cambiare aria;

27 Hornets (4-11, scorsa settimana posizione n.28) purtroppo per un’altra settimana dovranno fare a meno di Anthony Davis, che negli sprazzi in cui è stato in campo ha mostrato qualità e doti che da più parti gli erano già state riconosciute. Lo stesso dicasi per il figlio di Doc Rivers, Austin, che sta lentamente conquistando spazio e considerazione. In prospettiva una coppia molto interessante, ancora però molto acerba;

28 Cavaliers (4-13, scorsa settimana posizione n.29)  con Kyrie Irving ripetutamente ai box, non potevano certo aspettarsi una sorte migliore, vista l’esiguità del roster di Creveland. A questo si aggiungono anche le insistenti voci su trade riguardanti Varajao (ribattezzato VaraWOW da uno dei nostri collaboratori, visto il grande inizio di stagione del centro brasiliano) e questo non fa altro che far aumentare il pessimismo in una città che, da quando ha perso il suo “King”, stenta a riprendere quota;

29 Kings ( 4-12, scorsa settimana posizione n.25) anche loro (come le già citate altre franchigie che non vantano un inizio brillante in questa stagione) possono gioire della vittoria arrivata contro i Lakers, ma a parte quello, c’è davvero poco di cui andare allegri in quel di Sacramento. La stagione sta prendendo sempre più una piega complessa e venirne fuori non sarà semplice per coach Smart e la sua squadra;

30 Wizard (1-13, scorsa settimana posizione n.30) si confermano senza sé e senza ma in fondo alla classifica. Con un Nenè che fa entra ed esci dal campo e un Wall sempre più in difficoltà è difficile immaginare un futuro roseo per la squadra di Washington. Si prevede una lunga stagione per la franchigia della capitale, molto lunga (quasi quanto questo articolo che, finalmente, è giunto a conclusione).

Clicca per commentare

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Advertisement
Advertisement
Advertisement

Altri in Curiosità