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Oklahoma shock nella notte: Harden spedito a Houston per Lamb e Martin

Sembrava una estate diversa, una trattativa diversa, una squadra diversa, tante belle parole erano state pronunciate in tutti questi ultimi mesi dai protagonisti della vicenda: il coach di OKC, il GM dei Thunder, i giocatori stessi e soprattutto James Harden. Tutti si dichiaravano fiduciosi della possibilità di restare uniti per lottare ancora una volta per il titolo, “in una squadra come questa è facile fare sacrifici” aveva detto il barba, eppure il sacrificio tanto atteso è arrivato al contrario, i Thunder hanno dovuto spedirlo a Houston (entro il 31 ottobre avrebbero dovuto rifirmarlo per non perderlo come unrestricted free agent). Le offerte di rinnovo contrattuale arrivate al giocatore non lo hanno mai convinto ad apporre la tanto agoniata firma. Il miglior sesto uomo dell’anno è stato quindi scambiato con una trade che ha coinvolto più giocatori e scelte delle due franchige che dovranno contendersi un posto ai playoff nella Western Conference: Harden-Cook-Aldrich-Hayward @ Houston in cambio di Lamb – Kevin Martin – 2 scelte al primo giro – e 1 scelta al secondo giro. L’ultima offerta pervenuta al procuratore del giocatore era quantificata in 52 milioni di dollari in quattro anni, bellamente rifiutata perchè considerata troppo bassa per un giocatore del suo livello che avrebbe voluto il massimo ottenibile dai Thunder (ovvero 60 milioni di dollari), tutto questo ha spinto alla trade più sorprendente (ma anche la più ovvia) di questi mesi.

“Noi avremmo voluto che Harden firmasse per noi,” ha sentenziato il GM Sam Presti “ma non basta solamente il nostro volere ma anche quello delle altre persone coinvolte. La nostra dirigenza ha proposto diverse offerte significative ma non siamo mai riusciti a raggiungere l’accordo ed è per questo che abbiamo deciso di cedere James, cercando di ottenere il massimo dallo scambio e portando ad OKC un giocatore del livello di K.Martin ed un giovane talentuoso come Lamb, oltre alle diverse scelte per i prossimi draft. Il nostro obiettivo è quello di essere una squadra economicamente sostenibile.”

Si apre quindi una nuova era a Houston, tanti giocatori giovani e tanto talento nella squadra più contestata di questa offseason. Le scelte di mercato effettuate negli scorsi mesi li hanno resi “incompetenti” per molti addetti ai lavori NBA, ma tutti sapevano che i veri obiettivi della franchigia texana erano riposti nella possibilità di ottenere giocatori importanti derivanti dalle rotture con le squadre di appartenenza (proprio come quella di Harden). Leslie Alexander, il proprietario dei Rockets, è molto felice di questo scambio spiegando che:

“Questa trade ci permette di costruire con più ambizioni il futuro della nostra franchigia dato che ci siamo assicurati una delle guardie più talentuose di tutta la NBA”

Quindi tutti felici e contenti, Harden riceverà il contratto tanto sognato mentre Houston potrà costruire la squadra attorno a lui sperando nella sua continua crescita, OKC ha ricevuto due giocatori comunque importanti e che possono dare a Durant-Westbrook per la lotta alla conquista dell’anello, ma questo scambio dimostra per l’ennesima volta un aspetto (ovvio) del mondo NBA e dello sport professionistico in generale:

In professional sports, it’s often about the money.

 

 

 

 

 

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